Barolo è il punto di partenza di qualsiasi itinerario sul vino, oggi ancor di più grazie al nuovo WI.MU., il Museo del Vino, ospitato nel Castello dei Marchesi Falletti di Barolo, che permette di comprendere lo sviluppo del vino nella storia e nell’attualità, anche attraverso il cinema, la musica, la letteratura e l’arte.
Il museo valorizza il suo percorso di visita in maniera innovativa mediante eventi, visite tematiche, didattica per le scuole, iniziative per le famiglie e per tutti gli appassionati del mondo del vino. La concezione espositiva e l’allestimento del WI.MU. sono firmati da François Confino, uno fra i più apprezzati specialisti al mondo in allestimenti museali. All’uscita, l’Enoteca regionale del Barolo raccoglie tutta la produzione di Barolo, con banchi di assaggio e punto vendita. Prima di lasciare il paese si consiglia una tappa al caratteristico Museo del Cavatappi, con oltre 500 esemplari di cavatappi, dai più antichi, risalenti al 1600 a quelli odierni. Meritano senz’altro una visita anche le Storiche Cantine dei Marchesi di Barolo, dove ancora oggi è possibile ammirare le “Botti della Marchesa“: cinque botti di castagno nostrano, della misura di 120 ettolitri, risalenti al XIX secolo e tutt’ora utilizzate per l’affinamento del Barolo.
Partendo da Barolo, si percorre la strada che scende verso Alba, giunti in frazione Cappelletto (Castiglione Falletto) si gira a sinistra verso La Morra e si giunge nella frazione Annunziata dove, tra le antiche mura dell’Abbazia, è possibile sostare per una visita al caratteristico Museo Renato Ratti dei Vini di Alba che raccoglie numerosi oggetti e documenti che raccontano la storia delle vigne e del vino.
Da qui si può partire alla volta di Roddi: attraversata Borgata Manzoni si segue la strada che porta verso Alba, si transita in prossimità di Grinzane Cavour e si svolta a sinistra verso Roddi. Passeggiando per le piccole e caratteristiche vie del borgo, si raggiunge la sommità dove si incontra, immerso in uno splendido giardino, il re del paese: il Castello Comunale.
Da qui, scendendo verso Verduno si entra nel centro del paese dove, parcheggiata la macchina, si può salire al belvedere per allungare lo sguardo verso le colline circostanti e le Alpi, che nelle giornate più limpide appaiono vicinissime; è quindi possibile rilassarsi qualche minuto nel giardino o rifocillarsi presso la Cantina Comunale di fronte all’ingresso del belvedere.
La tappa successiva conduce alla scoperta di uno dei borghi più noti delle Langhe e del suo caratteristico belvedere: La Morra. Abbandonando il centro del paese si gira in Strada dei Castagni, si attraversa l’omonima frazione e si entra nel centro di La Morra: salendo verso il belvedere è possibile godere dello splendido panorama che questo piccolo “giardino” regala. Scendendo quindi verso destra si incontra la Cantina Comunale, dov’è possibile conoscere le etichette dei principali produttori locali e degustare quella che maggiormente conquisterà il vostro interesse.
È ora la volta di conoscere le “grandi città” del territorio: uscendo dal paese in direzione Cherasco, si attraversa Moglia Nera e si entrate nel cuore della cittadina. Qui è possibile passeggiare nel centro storico alla scoperta dei resti delle antiche civiltà, culminanti nell’arco centrale, e attardarsi tra le vetrine dei negozi e delle botteghe di prodotti tipici: impossibile lasciare il paese senza avere assaggiato il “Bacio di Cherasco”, piccola prelibatezza per gli amanti dei dolci e del cioccolato.
Ritornando a Moglia Nera si gira a destra per la Fondovalle, che occorre percorrere fino a Fasana dove, svoltando a sinistra, si raggiunge Novello. Arrivati nel centro del paese, è possibile passeggiare lungo le caratteristiche vie centrali, per raggiungere la Chiesa e il Castello, che ospita un prestigioso ristorante al suo interno. Passeggiando nel giardino del Castello si può ammirare il paesaggio delle colline circostanti, provando a riconoscere i centri appena visitati…
Lasciata Novello, si percorre via Giordano in direzione di Alba, si attraversano San Grato e Muscatel e si entra a Barolo, per concludere l’itinerario tortoniano.