Comune di Alba

Posted on: febbraio 12th, 2013 by Mario Ferrero

Castello di Verduno

Posted on: febbraio 12th, 2013 by Mario Ferrero

C’è molta storia dentro l’azienda “Castello di Verduno” che oggi è di proprietà di Gabriella Burlotto e Franco Bianco. La grande storia, quella dei Savoia e di Re Carlo Alberto, e la piccola storia, quella delle famiglie Burlotto e Bianco, che si sono intrecciate intorno ad un’unica grande passione, quella per il più nobile dei vitigni piemontesi: il Nebbiolo. All’inizio del XVI secolo la Famiglia Cerrato dà inizio alla costruzione dell’attuale Castello. Con il Trattato di Cherasco (1631) Verduno passa sotto la giurisdizione di Casa Savoia. Parte del castello viene successivamente ricostruita da Carlo Luigi Caisotti su disegno dell’architetto Juvarra ed acquistato nel 1838 da Re Carlo Alberto di Savoia, affidando la direzione della tenuta e della cantina al Generale Staglieno, famoso enologo. Uomo d’armi ed enologo esperto, operò, su incarico del Re, per ottenere dai migliori vigneti ad uve Nebbiolo un grande vino: il Barolo del Castello di Verduno. Verso la fine dell’800 a Barbaresco la famiglia Bianco da tempo possedeva vigneti e coltivava la vite, ma fu di Battista Bianco la decisione coraggiosa di mettersi a vinificare le proprie uve per produrre vino e commercializzarlo. La storia ha dato ragione a chi ha creduto nel vitigno Nebbiolo e Barolo e Barbaresco sono cresciuti in qualità e prestigio sui mercati di tutto il mondo. Franco Bianco e Gabriella Burlotto hanno fatto il resto, con un matrimonio che ha creato un caso unico nella storia dei due vini.

Il presente

Dopo quindici anni trascorsi in Eritrea, nel 1950 il Commendatore Giovanni Battista Burlotto, rientrò a Verduno e pensò di creare un punto d’incontro enogastronomico con la possibilità di soggiorno, così nel 1953, dopo un attento restauro, accolse i primi quindici ospiti che diventarono venti l’anno seguente… Ora le tre figlie del Commendatore e le rispettive famiglie dedicano, con passione, il loro tempo a ciò che è ora il Castello: albergo, ristorante, cantina e agriturismo. Oggi l’azienda agricola Castello di Verduno possiede vigneti a Barbaresco e a Verduno. Due sono i centri aziendali, destinati a distinte fasi produttive. A Barbaresco si trova la cantina di vinificazione dove nascono e maturano i sei vini a denominazione d’origine di produzione aziendale: Barbaresco, Barolo, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba, Langhe Nebbiolo e Verduno Pelaverga. A Verduno si imbottigliano i vini, che si affinano nelle centenarie cantine del castello fino al momento magico dell’incontro con la tavola. Dalle vinacce di Nebbiolo e Pelaverga, distillate separatamente dalla Distilleria del Barbaresco, nascono invece le nostre grappe.

La filosofia

Le scelte produttive mirano ad ottenere vini le cui caratteristiche qualitative siano riconducibili al territorio di secolare tradizione viticola del quale siamo parte. Oggi il Castello di Verduno può vantare i più pregiati gioielli enologici di Langa: il Barolo, il Barbaresco ed il Verduno, una piccola perla enologica frutto del vitigno Pelaverga piccolo del quale l’azienda possiede il primo vigneto in purezza che sia stato impiantato nella zona di produzione. Le vigne sono seguite premurosamente dall’occhio attento e dalla mano esperta di Franco. Ogni vite è curata, dalla potatura sino alla vendemmia. La vinificazione si può definire “tradizionale”, in particolar modo per Barolo e Barbaresco, con una fermentazione in tino aperto ed un lungo affinamento in grandi botti di rovere nella cantina di Barbaresco. Il processo produttivo è seguito con impegno e passione dal giovane enologo Mario Andrion che, partendo dai preziosi insegnamenti di Franco, ha apportato nuove conoscenze riuscendo ad integrare le consolidate tecniche langarole con piccole ma significative innovazioni. Negli ultimi anni si sono aggiunte nell’azieda forze nuove, quelle delle figlie di Franco Bianco e Gabriella Burlotto, Marcella e Giovanna.

Cascina Mucci

Posted on: febbraio 12th, 2013 by Mario Ferrero

L’azienda agricola Cascina Mucci con sede nel comune di Roddino (CN) è nata dalla passione per il vino: si dedica esclusivamente alla viticoltura e alla vinificazione dell’uva propria.

L’azienda è a conduzione familiare: il titolare Alexander Bion e la moglie Carlotta Ineichen, ambedue nati in Svizzera e trasferitisi nel 2000 a Roddino, lavorano quasi senza aiuto esterno: dall’impianto alla lavorazione delle vigne fino all’imbottigliamento e alla vendita dei vini, sta quasi tutto nelle loro mani.

Il lavoro preciso nei vigneti e in cantina si manifesta nella qualità dei loro vini.

Francesco Borgogno

Posted on: febbraio 12th, 2013 by Mario Ferrero

Il Barolo del celebre “cru” Brunate in una storica cantina di famiglia. In un luogo particolarmente suggestivo del territorio del Barolo, proprio all’incrocio tra la storica collina dei Cannubi e quella delle Brunate, nasce l’azienda Borgogno Francesco. Fondata nei primi anni Trenta, è una classica azienda agricola a conduzione famigliare. Produce e vinifica esclusivamente le uve provenienti dai propri vigneti siti in una delle migliori posizioni di La Morra e cioè il “cru” delle Brunate. L’azienda utilizza la propria esperienza vitivinicola per ottenere vini di ottima qualità nel rispetto più totale delle tradizioni e dell’ambiente. Da sempre un lavoro che si basa su poche e semplici regole di produzione mantenendo inalterati tutti i passaggi tradizionali che rendono i vini genuini. L’amore e la passione per queste terre e questi vigneti si è tramandata per tre generazioni da padre in figlio e oggi l’azienda viene condotta dai figli di Francesco: Giancarlo e Claudio e dalla nuora Silvia, che insieme seguono ogni fase della produzione e della vendita… dal vigneto alla bottiglia. Oltre al Barolo, l’azienda produce altri vini rossi tipici del Piemonte quali il Dolcetto d’Alba, la Barbera d’Alba e il Langhe Nebbiolo. La vinificazione viene effettuata nella cantina in Barolo con la pigiatura e la fermentazione tradizionale di circa trenta giorni in presenza delle bucce. Tutta l’impostazione del Barolo Brunate è rigorosamente tradizionale, con macerazioni abbastanza lunghe seguite da un lungo affinamento (circa due anni) in botti di rovere da 30 o 50 ettolitri e da un’ulteriore permanenza in bottiglia di circa dodici mesi prima della commercializzazione. Non vengono utilizzate le barriques: l’azienda ha preferito infatti optare per il metodo classico delle botti grandi. Il vino può essere apprezzato già dopo pochi mesi dalla messa in bottiglia, ma continuerà a migliorare e a sviluppare la sua eleganza con il passare degli anni. L’azienda è sempre disponibile ad effettuare visite guidate in cantina con degustazione dei vini e di alcuni prodotti tipici quali formaggi e salumi. È sempre richiesta la prenotazione. Lingue parlate: inglese, francese e tedesco.

Camping Sole Langhe

Posted on: febbraio 12th, 2013 by Mario Ferrero

Nel cuore delle Langhe, immerso nel verde in posizione panoramica e tranquilla: ideale punto di partenza per escursioni sulle strade dei prestigiosi vini e sui sentieri del mitico tartufo, tra le dolci colline punteggiate di paesini con austeri Castelli e tante piccole Osterie dove gustare le specialità di una gastronomia famosa nel mondo.

Cagliero

Posted on: febbraio 12th, 2013 by Mario Ferrero

La passione e l’amore per i vini e le tradizioni delle Langhe sono da sempre tra le radici più profonde della famiglia Cagliero. I Cagliero, infatti, si innestano sul robusto ceppo di una delle più antiche famiglie di viticoltori del Barolese, come dimostrano documenti storici che risalgono intorno al 1500. I difficili anni di inizio del ventesimo secolo, caratterizzati dall’arrivo delle grandi malattie della vite, costrinsero la famiglia Cagliero, come tante famiglie di viticoltori, ad allontanarsi dalle proprie terre, amate ma avare, e a cercare fortuna in città.  Nonostante ciò la presenza a Barolo fu comunque assicurata in quegli anni dallo zio Giovan Battista, che continuò ad accudire con amore e tenacia le vigne della tenuta di famiglia. Fu  Mario Cagliero, capostipite delle nuove generazioni, a sentire l’esigenza di fare ritorno, dopo i successi ottenuti in città, alle proprie radici langarole, alla ricerca di quell’identità familiare e contadina di viticoltore mai dimenticata.

Ebbe inizio così un lungo e difficile cammino, volto a ricostruire l’antica tenuta di Casa Cagliero e a riassaporare le tradizioni barolesi della famiglia. Oggi prosegue la gestione e lo sviluppo dell’azienda agricola grazie anche all’apporto di nuove energie e di nuovi strumenti.

Immerso nel verde dei vigneti, in una splendida posizione panoramica , si trova l’Agriturismo “Il Ciabot”. Le otto camere (quattro ricavate dall’antico fienile e quattro dalle vecchie mansarde) sono tutte dotate di bagno e arredate con il gusto e la semplicità di una volta, con mobili d’epoca e nel pieno rispetto della tradizione langarola.

Cadia

Posted on: febbraio 12th, 2013 by Mario Ferrero
Prende il nome dalla collina in cui l’azienda coltiva i vigneti. Con “Cadia” veniva un tempo indicata la  zona maggiormente vocata per la produzione di vini di qualità in Roddi. Il terreno calcareo, forte e asciutto  può portare a frutto qualsiasi coltura, ma il vigneto, seguendo la dolce collina e grazie ad un’ottima esposizione, garantisce una piena e completa maturazione.
 
Nelle parti pianeggianti la coltivazione tipica è quella del noccioleto: dei  18 ettari di cui è composta l’azienda, 12 sono adibiti a vigneto e 6 a noccioleto: la nostra Tonda Gentile Trilobata. I vigneti sono ubicati sulla dorsale che porta dalla collina Monvigliero di Verduno dove si coltiva il Nebbiolo da Barolo, al centro abitato di Roddi. Tutti i vitigni hanno esposizione Sud-Est. Geograficamente l’azienda è ubicata a Sud-Ovest della città di Alba, a una distanza di 5 km.
 
Nel 1996 nasce l’Azienda Agricola grazie al titolare Bruno: inizia così la produzione e il commercio di vino. Ad oggi Cadia rimane a conduzione familiare. L’azienda produce 9 tipi di vino, tra cui: Langhe Arneis, Sauvignon e Chardonnay come vini bianchi, e Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Barbera d’Alba Superiore, Nebbiolo e Barolo come vini rossi. Qui è coltivato anche il Verduno Pelaverga, piccolo vitigno autoctono della zona di Verduno. Ogni fase, in vigna e in cantina, gioca un ruolo fondamentale, ecco perché il vino essenzialmente è equilibrio fra fattori naturali e impegno dell’uomo. Il bicchiere Cadia raccoglie tutte le esperienze del vigneto e di cantina, legate al territorio Langhe da cui proviene. L’Azienda è sempre disponibile a effettuare visite guidate presso i vigneti, noccioleti  ed in cantina con degustazione di alcuni vini accompagnati da tipicità locali.

Ca’ San Ponzio

Posted on: febbraio 12th, 2013 by Mario Ferrero

Immersa nel verde, in posizione isolata panoramica e tranquilla, “Cà San Ponzio offre, in un ambiente curato e famigliare, poche camere confortevoli e spaziose, tutte dotate di bagno con doccia, deliziosamente ristrutturate rispettando i canoni della tradizione piemontese. La mattina i clienti potranno gustare ricche colazioni a base di prodotti locali e torte rigorosamente fatte in casa. 

Situata a breve distanza da Barolo è ideale punto di partenza per escursioni sulle strade delle Langhe alla scoperta di castelli e cantine, o per piacevoli trekking tra i vigneti e sui sentieri del mitico tartufo. Ci si potrà poi rilassare nel bel giardino o al bordo della nuova piscina e magari, nelle sere più fredde, riposarsi davanti al fuoco del camino. Nell’antica cantina i clienti potranno degustare vini e specialità locali.

Bussìa Soprana

Posted on: febbraio 12th, 2013 by Mario Ferrero

Spinta da una forte vocazione a produrre uve di nebbiolo da barolo, l’Azienda Agricola Bussìa Soprana nasce nel 1992 da un’idea di Silvano Casiraghi. Già inizialmente acquisisce tra i migliori terreni siti nella famosa località da cui prende il nome. Nel 1995, con l’ingresso di Guido Rossi, viene accorpata un’altra cascina in località Mosconi e nel 1999 segue cascina Gabutti delle Bussìa. Attualmente l’azienda si estende su circa 22 ettari (tutti situati nel comune di Monforte d’Alba) in posizioni storiche per la produzione di uve nebbiolo da barolo: Vigna Colonnello, Bricot, Gabutti, Romirasco, Mosconi e Bussìa. Venti anni dedicati alla ricerca dell’eccellenza.

Bric Cenciurio

Posted on: febbraio 12th, 2013 by Mario Ferrero

L’azienda

Situata nel cuore delle Langhe, sulle colline del comune di Barolo, l’azienda prende il nome dal toponimo, tanto singolare quanto antico di un lembo di collina nel comune di Castellinaldo “BRIC CENCIURIO”, ovvero: sommità della collina Cenciurio. La nostra realtà nasce all’inizio degli anni novanta dall’idea di Franco Pittatore e del cognato Carlo Sacchetto che decidono di unire i terreni delle rispettive famiglie, ampliarli con nuovi acquisti nel Roero e quindi vinificare l’uva da essi prodotta. Dopo avverse vicissitudini in seguito alla scomparsa di Franco a prendere le redini dell’azienda sono Carlo, la sorella Fiorella e i suoi figli Alessandro e Alberto con la preziosa collaborazione di un enologo esperto quale Gianfranco Cordero.

Le vigne

Da sempre l’azienda è impegnata per la riduzione dell’uso di sostanze chimiche di sintesi nei vigneti, mantenendo vive le buone pratiche agricole apprese dai genitori e dai nonni abituati, magari, a qualche fatica in più ma con la convinzione che il vino e l’uva siano prodotti vivi e in continua evoluzione e che l’ecosistema da cui derivano vada preservato integro. La scelta è stata quella di coltivare viti di: NEBBIOLO, ARNEIS, BARBERA, DOLCETTO, FREISA, BRACHETTO DEL ROERO, PINOT NERO, CHARDONNAY, CABERNET SAUVIGNON e RIESLING.

La superficie vitata aziendale è di circa 12 ettari distribuiti in tre comuni:

Barolo: sulle colline esposte a sud-est (sottozona “COSTE DI ROSE”) e ad ovest (sottozona “MONROBIOLO DI BUSSIA”) vengono allevati i ceppi di Nebbiolo. I vigneti hanno età variabile da 25 a 45 anni. Da questi otteniamo i preziosi grappoli con cui produciamo i nostri Baroli. Magliano Alfieri: qui, nel 1994, abbiamo recuperato con un difficile lavoro di restauro 3 vigneti impiantati a Barbera risalenti agli anni ‘40 . Da questi vecchi cloni di Barbera otteniamo la Barbera d’Alba Superiore “Naunda”. Castellinaldo: la collina “Cenciurio” sui cui pendii sabbiosi esposti ad est nel 1994 venne messo a dimora l’Arneis, vitigno principe del Roero che, grazie alla grande adattabilità ai terreni e alle condizioni microclimatiche ci permette di ottenere tre vini distinti, ciascuno con una spiccata personalità.

La cantina

Il metodo di vinificazione è incentrato sul rispetto della materia prima da cui deriva il vino, si cerca di interpretare ogni vigna singolarmente controllando con scrupolo la maturazione dei grappoli. La tecnologia si accompagna a metodologie tradizionali quali il seguire le fasi lunari durante i lavori di travaso e di imbottigliamento dei vini. La vendemmia è svolta esclusivamente a mano per selezionare con cura i grappoli migliori. L’uva fermenta in vasche d’acciaio a temperatura controllata. Per i vini rossi le bucce rimangono a contatto con la frazione liquida durante la macerazione, i vini bianchi vengono prodotti con fermentazioni dei mosti a basse temperature (12°-15°c), l’obbiettivo è quello di ottenere la migliore espressività aromatica dei diversi vitigni, l’eleganza e l’armonia delle sensazioni gustative. I vini che hanno segnato l’esordio sul mercato furono nel 1996 ROERO ARNEIS (con vinificazione classica in acciaio), la BARBERA D’ALBA “NAUNDA” prodotta con vigneti di 70 anni, affinata 18 mesi in barriques di rovere ( 30% nuove) e il “BIRBET” vino dolce aromatico da varietà autoctona Brachetto del Roero. Si andarono aggiungendo, nel 1998, la VENDEMMIATARDIVA DI ARNEIS prodotta con grappoli infavati da muffa nobile e il LANGHE NEBBIOLO affinato in barriques di rovere non nuove. Tappa fondamentale fu la grande vendemmia 1999, con spirito innovatore si produsse l’arneis “SITO DEI FOSSILI” fermentato e affinato sulle fecce in grandi botti di rovere. Allo stesso tempo vennero vinificati i Baroli: un primo con macerazioni di media durata (15 giorni) che matura in fusti di rovere da 600 litri per 24 mesi, il secondo con grappoli provenienti esclusivamente dalla sottozona “COSTE DI ROSE” e di spirito più tradizionalista, macerazioni lunghe (30-35 giorni) e affinamento in grandi botti di rovere (2500 litri) per 24 mesi.