Stra Viticoltori con Foresteria

Posted on: febbraio 14th, 2013 by Mario Ferrero

Da cinque generazioni nell’azienda agricola Stra si vive e si lavora secondo criteri straordinariamente efficaci nella loro semplicità, sposando oggi l’indispensabile modernità delle tecnologie con l’amore dei padri per la terra, i suoi frutti e per il “mestiere”. Ed è forse proprio questa “manualità” che infonde ancora l’anima più vera e sensibile ai vini dell’azienda. Trascorrere alcuni giorni presso la foresteria significa oggi condividere la gioia del vivere semplice, ma con un’attenzione speciale per la qualità di ogni cosa; un’ambizione speciale da trasmettere ad ogni nuovo ospite, per sentirsi da subito vecchi amici.

Gli ospiti della foresteria possono effettuare escursioni a piedi e in bicicletta nei vigneti di proprietà e percorrere, partendo dall’azienda, il sentiero del Barolo che collega gli undici comuni di produzione del famoso vino. In qualunque momento è possibile effettuare una visita guidata della cantina e degustare i grandi vini che vi maturano.

Silvano Bolmida

Posted on: febbraio 14th, 2013 by Mario Ferrero

La Bussia di Monforte d’Alba non è solamente un piccolo borgo, ma una località immersa nello splendido panorama delle Langhe, una delle sottozone che per prime si sono distinte nel generare vini di complessa e costante originalità organolettica, particolarità riconosciuta da appassionati estimatori di tutto il mondo.

È in queste colline che sorge l’Azienda Agricola Silvano Bolmida, dove la coltivazione dei 5 ettari di vigneti viene eseguita con un particolare riguardo nei confronti delle basse quantità di uva per ogni singola pianta. Frequenti lavorazioni del terreno assicurano non solo un diserbo maturale, ma anche una buona ossigenazione e ricambio organico negli strati più profondi. La vendemmia, che naturalmente viene effettuata manualmente, segue attentamente l’evolversi dei valori analitici e polifenolici di ogni singola porzione di vigneto  per poter produrre vini dove la ricchezza estrattiva mista all’eleganza sia un concetto già presente in ogni singolo grappolo. Lunghe fermentazioni sulle bucce assicurano ai vini la completezza organolettica; l’immediata messa in barrique e tonneau (solo in piccola parte nuovi) in presenza delle fecce aiuta la polimerizzazione e la stabilizzazione dei costituenti polifenolici; l’imbottigliamento in assenza di filtrazione ne garantisce il totale rispetto della personalità. Un lungo affinamento in bottiglia (14 mesi e oltre per quanto riguarda il Barolo), fa si che i vini arrivino sul mercato già bevili e sarà la scelta del consumatore apprezzarne l’armonica giovinezza o attenderne la complessità nell’evoluzione, avendo comunque sempre di  fronte  un vino che rappresenta l’identità di un vitigno, di una zona, di un produttore e della sua famiglia.

Costa di Bussia, Tenuta Arnulfo

Posted on: febbraio 14th, 2013 by Mario Ferrero

L’azienda agricola Costa di Bussia si trova tra Barolo e Monforte d’Alba, il cuore delle Langhe, e vanta quasi 150 anni di storia. Il marchio, il territorio e il pregiato vino Barolo vengono raccontati attraverso le visite effettuate agli 11 ettari di vigneti circostanti e al Museo Storico dedicato al fondatore Luigi Arnulfo che dal 1874 ha giocato un ruolo fondamentale nell’enologia locale.

Le visite mostrano anche gli spazi della rinnovata cantina per illustrare i metodi di produzione dei vini, il tempo e le cure necessarie. Al termine della visita si possono degustare ed eventualmente acquistare direttamente i prodotti Costa di Bussia.

Per chi volesse immergersi a pieno nella vita “langarola” c’è la possibilità di pernottare in una delle tre camere ricavate nell’antica dimora di Luigi Arnulfo o nell’indipendente suite dotata di tutti i comfort.

Il museo storico Luigi Arnulfo

Il museo racconta, attraverso lettere e oggetti, la vita del fondatore Luigi Arnulfo da ogni punti di vista: uomo, produttore e imprenditore. Oggi è infatti considerato il pioniere del vino Barolo, fu il primo produttore ad esportare il Barolo nel Nord America (1890)!

Visite con degustazione

Da questo angolo di Langa ci affacciamo tra i vigneti della Tenuta, seguendo l’evoluzione del territorio e dell’azienda. La visita prosegue nei rinnovati spazi della cantina per seguire le fasi di realizzazione del vino. Al termine del percorso tutti gli aspetti raccontati vengono riassunti  al meglio attraverso la degustazione tecnica dei nostri vini. Su prenotazione dal giovedì al lunedì, dalle 10.00 alle 18.00.

Punto vendita

Nella porzione più antica della cascina è presente un punto vendita, dove poter acquistare tutti i vini Costa di Bussia: Langhe doc Chardonnay, Dolcetto d’Alba doc, Barbera d’Alba doc, Barbera d’Alba doc vigna Campo del Gatto, Langhe doc Nebbiolo Arcaplà, Barolo docg Bussia, Barolo docg  Bussia Campo dei Buoi, Barolo docg  Arnulfo (0,75 L e 3 L), Barolo docg Riserva, Barolo Chinato e Grappa di  Barolo. Siamo aperti dal giovedì al lunedì, dalle 10.00 alle 18.00.

Ospitalità: camere

Negli stessi locali in cui ha vissuto Luigi Arnulfo sono state realizzate tre camere con bagno privato, cucina-living comune e una vasca idromassaggio esterna, per permettervi il completo relax nella vita langarola immersi tra i vigneti, in una posizione strategica rispetto ai principali centri urbani cuneesi e non solo.

Camera Campo dei Buoi

Prende il nome dall’omonima vigna storica di nebbiolo (citata in documenti di fine dell’800): è una camera matrimoniale con bagno privato e una superficie totale di 26 mq, elegante e spaziosa. L’accesso è attraverso gli spazi comuni della cucina-living.

Camera Campo del Gatto

Prende il nome dall’omonima vigna storica di barbera (citata in documenti di fine dell’800): è una camera matrimoniale con un originale letto rotondo e bagno privato, per una superficie totale di 20 mq. L’accesso è tramite gli spazi comuni della cucina-living.

Camera Arcapla’

Anche questa stanza è ispirata al nome di una delle etichette della cantina, che richiama una pratica di produzione contadina del vino. È una camera doppia con bagno privato, dalla superficie totale di 20 mq, il cui ingresso è posto dallo spazio comune di cucina-living.

Suite Luigi Arnulfo

Dedicata al fondatore della cantina, è un appartamento di 60 mq con ingresso indipendente, composto da una camera matrimoniale, un soggiorno con divano letto, una cucina ed un bagno con sauna finlandese e vasca idromassaggio. Completa di tutti i comfort per garantirvi un totale relax tra i vigneti.

 

 

Rocche Costamagna

Posted on: febbraio 14th, 2013 by Mario Ferrero

Il 15 maggio 1841, l’Ufficio di Polizia del Regio Comando Militare della città e provincia di Alba concedeva a Luigi Costamagna, figlio di Francesco Antonio, il permesso “per commercio di vino al minuto […] per il vino prodotto dalle uve dei suoi vigneti” in La Morra. Nel 1911, Francesco e il figlio Riccardo vinsero la Medaglia d’Oro al Gran Premio dell’Esposizione Internazionale di Torino, per aver presentato cinquant’anni d’ininterrotta produzione. Alla morte di Francesco, il figlio Riccardo, avvocato in Torino e in Alba, continuò a gestire l’azienda con l’aiuto dalla moglie Maddalena. Negli anni Trenta, dopo la morte di Riccardo, Maddalena cedette le proprietà al di fuori di La Morra, ma non i vigneti situati nelle Rocche dell’Annunziata. Ci si limitò a vinificare per il fabbisogno della famiglia, e la maggior parte delle uve veniva venduta.

Alla fine degli anni Sessanta è la nipote Claudia Ferraresi, insieme al marito Giorgio Locatelli, a riprendere in mano le redini dell’azienda familiare, affiancando alla professione di pittrice quella di imprenditrice vitivinicola. Viene incrementata l’attività di vinificazione con l’impianto di nuovi vigneti e lentamente si iniziano i restauri dei locali storici delle cantine. Dalla metà degli anni Ottanta è il figlio Alessandro Locatelli a occuparsi di ogni aspetto della gestione. Migliora in modo significativo la gestione dei vigneti e la vinificazione, cura le vendite espandendo la rete commerciale ai quattro continenti.

Nel centro storico di La Morra, con il restauro dell’antica casa colonica sovrastante la cantina storica Rocche Costamagna sono stati ricavati quattro eleganti ambienti destinati all’ospitalità. Le “Art Suites” sono impreziosite da arredi antichi autentici e pregiate opere pittoriche e creazioni artistiche della pittrice Claudia Ferraresi, scomparsa nel 2014.

La Crota – ristorante e camere

Posted on: febbraio 14th, 2013 by Mario Ferrero

Ritrova i sapori della autentica tradizione piemontese. Ricreare l’esperienza di gusto della cucina langarola più autentica e genuina è al centro della nostra proposta. Tramandiamo con amore la tradizione della pasta tradizionale fatta a mano secondo i metodi delle nostre nonne e delle pietanze condite coi funghi e tartufo, i due ingredienti che hanno segnato la storia culinaria di questi luoghi.

Semplice e schietta come la sua gente, la cucina langarola è poco elaborata ma saporita. Alla base troviamo i caratteristici ingredienti della dieta mediterranea come la farina di grano , con cui si fanno alcuni dei più famosi piatti piemontesi di pasta all’uovo (i famosi tajarin, che ricordano le tagliatelle) e di pasta fresca ripiena (i Plin, dei raviolini ripieni di carne e chiusi col caratteristico “pizzicotto” della nonna).

Se cerchi il luogo ideale dove pernottare nel cuore delle langhe, La Crota fa per te: si trova a pochi chilometri da Alba e nella sua struttura potrai rilassarti e rigenerarti nella quiete di un territorio dal fascino unico. Le nostre camere, romanticamente moderne ma con costanti richiami al design tradizionale, sapranno accoglierti calorosamente e metterti a tuo agio all’istante. Scopri qui le stanze a tua disposizione.

Poderi Luigi Einaudi

Posted on: febbraio 13th, 2013 by Mario Ferrero

1897 – INIZIA UNA STORIA

La storia dei Poderi Luigi Einaudi ha inizio nel 1897 quando Luigi Einaudi, appena ventitreenne, acquistò nel comune di Dogliani la cascina ‘San Giacomo’, un nobile fabbricato settecentesco con una cappella sconsacrata ormai in rovina e quaranta giornate piemontesi di vigna. Sotto la guida illuminata del fondatore i Poderi del Senatore Luigi Einaudi, cominciarono a imbottigliare il Dolcetto e a farlo uscire dai confini regionali, dove era relegato. Il ‘Professore’, come era affettuosamente chiamato a Dogliani, non trascurò mai le sue vigne e nonostante i numerosi impegni professionali, fino al gravoso compito di Presidente della Repubblica, in paese ricordano che non mancò mai a San Giacomo nei giorni di vendemmia. La famiglia Einaudi ne ha ereditato la passione e ha continuato a migliorare i vigneti e ad affinare la loro tecnica di conduzione alla ricerca della massima qualità delle uve prodotte, condizione indispensabile per ottenere grandi vini. Il lavoro si svolge nella cantina in “Cascina Tecc” completamente interrata per ridurre l’impatto ambientale e assicurare la costanza di temperatura e umidità nei locali di maturazione termocondizionati. La vinificazione avviene in moderni fermentatori d’acciaio con controllo computerizzato dei rimontaggi e della temperatura di fermentazione, quindi il vino matura in botti di rovere di medio e piccolo volume per concludere l’affinamento in vetro.

I Poderi Einaudi continuano a crescere investendo nei migliori vigneti che nel tempo si sono resi disponibili. Le ultime acquisizioni sono la prestigiosa “Vigna Cannubi” a Barolo e quattro ettari nelle colline del Barbaresco. Oggi i cinquantadue ettari di vigna, dei centoquarantacinque ettari totali, sono affidati alle cure di manodopera dipendente che abita le undici cascine componenti la proprietà. I vini sono prodotti unicamente con uve coltivate nei Poderi.

Matteo Sardagna, figlio di Paola, nipote di Luigi Einaudi, si occupa della conduzione dei Poderi Einaudi seguendo la tradizione di famiglia e l’insegnamento del Presidente: “innovazione nel rispetto della tradizione”.

La struttura dispone anche di un Relais foresteria con dieci accoglienti camere: www.relaiseinaudi.com

Esperienze:

Podere Ruggeri Corsini

Posted on: febbraio 13th, 2013 by Mario Ferrero

La tenuta “Podere Ruggeri Corsini” è stata fondata nel 1995 da Loredana Addari e Nicola Argamante, entrambi laureati in Viticoltura ed Enologia e accomunati dalla passione per la campagna e per i grandi vini.

«Qualche tempo fa, abbiamo deciso di cambiare vita. Abbiamo lasciato i nostri posti di lavoro come ricercatori per la facoltà di agraria di Torino, per comprare una piccola proprietà nel cuore delle Langhe: Monforte d’Alba – racconta Nicola. Si tratta di una cantina tutt’oggi a conduzione familiare: la proprietà è, infatti, gestita e curata da noi due e dalle nostre due figlie Francesca e Vittoria. L’azienda prende il nome “Corsini” dal piccolo borgo di Monforte d’Alba in cui si trova. Il nome “Ruggeri”, invece, è il cognome di mia madre che, credendo in noi, ci ha aiutati a realizzare il nostro sogno, finanziando l’avvio dell’azienda».

Inizialmente, la produzione includeva soltanto i grandi classici delle Langhe come Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba e Barolo che, nel corso degli anni, sono stati affiancati da altri vini, sia rossi che rosé e bianchi. Nel 1996 sono state prodotte 6000 bottiglie, principalmente vendute all’estero.

Attualmente è possibile trovare i vini di Podere Ruggeri Corsini negli Stati Uniti (principale mercato), in Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia, Germania, Svizzera, Austria, Gran Bretagna, Francia, Belgio, Repubblica Ceca, Olanda, Giappone, Australia, Lussemburgo, Hong Kong e, ovviamente, Italia.

Una particolare attenzione è dedicata alla salvaguardia dell’ambiente. L’azienda, infatti, è intervenuta su molti aspetti della produzione al fine di renderli più ecosostenibili. Alcune delle iniziative sono: l’adozione di bottiglie leggere, l’installazione di un impianto di fitodepurazione, di pannelli solari termici e fotovoltaici e la coltivazione dei nostri vigneti in modo ecosostenibile certificato (Certificazione europea SQNPI).

La produzione aziendale varia a seconda delle annate tra 85.000 e 90.000 bottiglie. Particolare attenzione è riservata ai turisti amanti dell’enogastronomia, che possono scoprire e degustare i vini nella sala degustazione.

 

Palladino

Posted on: febbraio 13th, 2013 by Mario Ferrero

Nella terra di nobili tradizioni enoiche esiste un paese, Serralunga d’Alba, che riassume, con le sue caratteristiche colline e con i suoi colori, un mondo lontano, un’oasi di verde appena velato dalle caratteristiche nebbie autunnali che annunciano la vendemmia del Barolo. In questo paese, vicino a una piccola piazza, c’è la sede dell’Azienda Vinicola PALLADINO. Qui dal 1870 si producono vini di grande fascino e di grande eleganza: Barolo, Barbaresco, Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Nebbiolo d’Alba, tutti vini a D.O.C e D.O.C.G. seguiti pazientemente, vissuti totalmente con grande attenzione. È all’ombra del bellissimo e austero castello medioevale che questi vini si affinano e si offrono a tutti coloro che vogliono scoprire la magia di un prodotto di secolari tradizioni.

Olivero Mario

Posted on: febbraio 13th, 2013 by Mario Ferrero

Un’azienda nata da un’idea ben precisa: valorizzare al massimo le potenzialità dei vitigni autoctoni e della terra Langa

Storia dell’Azienda

L’azienda agricola Olivero Mario nasce nel 2003 per volontà del giovane Lorenzo Olivero che, terminato il corso di laurea in Viticoltura ed Enologia presso l’Università di Torino decide, con l’aiuto di suo padre Mario, di dar vita a un’azienda focalizzata su una produzione relativamente ridotta ma di qualità. «L’idea che mi ha animato fin dal principio – spiega Lorenzo – è stata quella di produrre poco, ma produrre bene: l’obiettivo era quello di riuscire a rendermi riconoscibile per alcune peculiarità, come ad esempio il Dolcetto d’Alba “Buschet”, affinato per quattro anni in botti di legno». Il principio che sta alla base di questo prodotto è lo stesso su cui si reggono tutti gli altri vini prodotti dall’azienda Olivero, ossia la volontà di rivalutare un vitigno spesso sottovalutato: «d’accordo con mio padre – prosegue Lorenzo – ho scelto di gestire tutti i vini con la stessa cura e le medesime attenzioni che solitamente si riservano soltanto al Barolo».

Le vigne

L’azienda gestisce oggi circa 6 ettari di vigneto, situati nei comuni di Roddi, La Morra, Alba e Rodello. Tra questi anche la nuova vigna Fontanassa che sovrasta la cantina e che, con alcune delle varietà di vite piantate nel 2016, rappresenta la sfida di Lorenzo alle convenzioni: qui, infatti, si pratica una viticoltura di tipo “naturale”, a basso impatto ambientale e senza l’uso di diserbanti. L’azienda produce ad oggi 7 vini, che oltre al già citato Dolcetto d’Alba “Buschet”, includono un Barolo, due Barbera d’Alba, un Langhe Nebbiolo, un Langhe Arneis, e il più classico Dolcetto d’Alba.

Langa Style

Grande importanza viene riservata anche alla promozione, che Lorenzo ha deciso di portare avanti insieme ad altri produttori, che lui ama definire “colleghi” piuttosto che “concorrenti”, sotto il marchio “Langa Style”: «siamo un gruppo di amici che collaborano convintamente, condividendo clienti e facendo squadra per comunicare al meglio il nostro territorio e le produzioni d’eccellenza che lo caratterizzano».

La cantina

La cantina, che risale alla fine degli anni ’80, è disposta su due piani, di cui uno semi interrato, adibito a locale vinificazione e invecchiamento. La struttura dispone inoltre di una sala degustazione che può accogliere fino a dieci persone alla volta. Su appuntamento (via mail o chiamando il numero 333 2389773) è possibile visitare la cantina e, se le condizioni meteo lo consentono, anche il vigneto. Visita e degustazione guidate sono gratuite fino a tre vini.

Ciabot Berton

Posted on: febbraio 13th, 2013 by Mario Ferrero

La famiglia Oberto vanta origini antiche, tanto che già nel 1200 in un documento catastale di La Morra si fa riferimento al cognome Obertus, di origine germanica. In epoche più recenti molte altre testimonianze ne evidenziano lo stretto legame con il territorio di La Morra, anche con precisi riferimenti alla coltivazione della vite sin dal 1800. Sul finire degli anni ’50 del secolo scorso Luigi Oberto, insieme al padre Giovenale, coltiva i 2 ettari di Nebbiolo sulla collina di Bricco San Biagio, vendendo le uve al mercato di Alba.

In questi anni, per sottrarsi alle decisioni dei mediatori e dei commercianti e alla loro imposizione di prezzi iniqui, Luigi decide di realizzare una cantina e di vinificare egli stesso, con l’obiettivo di dare maggior valore al proprio lavoro. Le prime annate di Barolo vengono imbottigliate a partire dal 1961. Si tratta di poche migliaia di bottiglie, una sorta di riserva della botte migliore; una parte della produzione, invece, viene venduta sfusa alle grandi cantine della zona. Con il passare degli anni si aggiungono altre terre da destinare alla coltivazione della vite, fino a raggiungere i 12 ettari circa attuali, di cui fanno parte, oltre a diverse pregiate vigne acquistate nel corso degli anni, anche i vigneti ereditati dalla moglie Maria Beatrice nello storico Cru Roggeri.

L’attuale cantina costruita negli anni ’80 si trova nel sito da sempre conosciuto come Ciabot Berton. Qui si erge un piccolo fabbricato (ciabot, nel dialetto piemontese) un tempo appartenuto a un tale Berton, il quale, nel tentativo di produrre artigianalmente dei fuochi d’artificio provocò l’incendio che ne distrusse il tetto. Ancora oggi, dalla cantina, è possibile scorgere i ruderi del vecchio ciabot che ha dato il nome all’azienda, circondato dai vigneti di Nebbiolo. La nuova cantina viene così a trovarsi in una zona dominante, che permette di godere del meraviglioso paesaggio che si apre sulle colline del Barolo e , nelle giornate di cielo terso, di volgere lo sguardo al nord per intravedere il Cervino e il massiccio del Monte Rosa, mentre dalla parte opposta i paesi dell’Alta Langa fanno da cerniera tra il Piemonte e la Liguria.

Dagli anni ’90 i figli Marco, enologo, e Paola, agronomo, iniziano a lavorare con Luigi. Consapevoli della qualità e di tutto il potenziale delle vigne e delle uve Nebbiolo, decidono di vinificare separatamente le uve dei diversi vigneti, selezionando le migliori partite di Barolo da mettere in bottiglia. In questo modo, unendo alcuni importanti accorgimenti produttivi alla grande esperienza di Luigi, i vini di Ciabot Berton iniziano a essere sempre più conosciuti e apprezzati.