Andar ‘per Langhe’ tra arte e paesaggi mozzafiato

Attraverso alcune delle zone votate alla produzione del Dolcetto e del Barolo, questo itinerario vi farà scoprire piccoli borghi immersi nella campagna, dove l’arte si fonde con seducenti paesaggi solitari, ideali per chi ama il silenzio e la tranquillità o va in cerca di sollievo nella calura estiva. 
Si parte da Montelupo, situato in cima a un colle, con il cimitero quasi in verticale e la chiesa barocca affacciata sui castagneti. Il paese deriverebbe il suo nome da una leggenda secondo la quale il luogo era abitato dai lupi. Sulla parte più alta sorgeva il castello dei Conti Rangone, celebre casato del Piemonte antico, da cui discendono gli architetti Carlo Francesco e Carlo Emanuele Rangone, conti di Montelupo. Il paese si caratterizza per la bellezza del suo passaggio: situato a 564 m sul livello del mare, è in una posizione ideale per ammirare splendidi panorami; nelle giornate limpide è visibile l’intero arco alpino occidentale sul quale dominano il Cervino, il Monte Rosa e il Monviso.Panorama innevato con Monviso
Saliamo a Rodello, adagiato sulla cresta di una verde collina, dove si possono assaporare un’aria salubre, un clima mai afoso, un panorama ampio e riposante. Condizioni che hanno fatto di questo posto un centro di villeggiatura e di riabilitazione.
Del castello, che sorgeva al posto dell’attuale municipio, non è rimasta traccia. La chiesa dell’Immacolata Concezione (1749) è oggi sede di un museo di arte sacra contemporanea. La parrocchiale, progettata da Francesco Rangone, è dedicata a San Lorenzo.
Ritornando sulla provinciale si raggiunge Sinio, paesetto arroccato su una cresta in cima alla lussureggiante Valle Talloria. ll paese è tutto raccolto intorno alla parrocchiale settecentesca di San Frontiniano (anche questa progettata da Emanuele Rangone) e a ciò che rimane del castello medievale, oggi di proprietà privata. Interessante è anche la seicentesca Confraternita dei Disciplinati: recentemente restaurata dopo decenni di disuso è di proprietà del comune e viene adibita a teatro. Da non perdere le passeggiate estive notturne organizzate dalla Pro Loco, tra le colline e antichi piloni recentemente restaurati, così come la ‘Notte delle Masche‘ ( il 14 agosto di ogni anno) con il paese che si trasforma in un luogo magico e misterioso.Valle Talloria
Dalla Valle Talloria, per raggiungere Roddino, si continua a salire. Qui il paesaggio dei vigneti cede il posto a boschi, pascoli e noccioleti: siamo a Pedaggera, direzione Alta Langa. Posto in cima a un cocuzzolo coperto di vigne di Dolcetto e Nebbiolo, Roddino si trova quasi al confine tra Bassa e Alta Langa; anticamente passava qui l’antica Via del Sale. Il paese nel corso della storia fu soggetto ai marchesi di Saluzzo ed ebbe anche un castello, di cui oggi non vi è più traccia. Sul luogo del castello sorge la parrocchiale di Santa Margherita, risalente al Quattrocento ma restaurata e ampliata nel 1928.
Dopo questo ‘assaggio’ di Alta Langa, si scollina in direzione di Monforte, ritornando nella Langa del Barolo. L’impianto medievale del centro storico, abbarbicato intorno al castello, percorso da strette viuzze acciottolate molto suggestive, è ancor oggi evidente. Sulla sommità del colle, il settecentesco palazzo nobiliare dei marchesi Scarampi del Cairo, ricavato dall’antico castello, orna la scenografica e digradante piazza dominata dalla torre campanaria. La poderosa torre romanica è ciò che resta dell’antica chiesa medievale abbattuta all’inizio del ‘900. La piazza per la sua forma ad anfiteatro è stata trasformata in un emozionante auditorium estivo intitolato al pianista Vladimir Horszowski che lo inaugurò nel 1986. Fanno da fondale, insieme a palazzo Scarampi e alla torre, l’oratorio barocco di Santa Elisabetta, l’aerea facciata della chiesa dei Disciplinati Bianchi e una bellissima vista sulle Langhe e sull’intero arco delle Alpi. Si scende poi al borgo infilando il sottopasso a destra della piazza, un cunicolo che colpisce la fantasia popolare: secondo la tradizione, sarebbe animato da fantasmi, da gemiti e lamenti. Sono le anime dei Càtari che mille anni fa popolavano il colle. Il castello di Monforte, sorto nel Medioevo, divenne centro di diffusione dell’eresia càtara, la setta religiosa capeggiata dalla leggendaria signora del luogo, la contessa Berta; il maniero fu espugnato e incendiato nel 1028 da Ariberto d’Intimiano, arcivescovo di Milano. Nel ‘500, poi, il vetusto maniero fu smantellato per esser ricostruito sulla più ampia e bassa spianata, non più come fortificazione, ma semplicemente come lussuosa dimora di campagna.Monforte_anfiteatro
Lasciato il paese si consiglia una visita alle frazioni Perno e Castelletto, due piccoli borghi immersi nel silenzio dei vigneti, tra castelli e cappelle.

Cantine lungo l'itinerario

Franco Conterno – Cascina Sciulun

, Loc. Bussia, 62, Monforte d'Alba CN

Rocca Giovanni

, Loc. San Giuseppe 43/A, Monforte d‘Alba CN

Bussìa Soprana

, Loc. Bussia, 81, Monforte d'Alba CN

Fortemasso

, Loc. Castelletto, 21, Monforte d'Alba CN

Amalia Cascina in Langa

, Loc. Sant'Anna, 85, Monforte d'Alba CN

Cascina Mucci

, Località Mucci, 2, Roddino CN

Costa di Bussia, Tenuta Arnulfo

, Località Bussia, 26, Monforte d’Alba CN

Broccardo

, Loc. Manzoni 22, Monforte d’Alba CN

Podere Gagliassi

, Località S. Anna, 84, Monforte D'alba CN

Réva

, Località San Sebastiano 68, Monforte d’Alba CN

Diego Pressenda – La Torricella

, Loc. S. Anna 98, Monforte d'Alba CN

Sara Vezza

, Loc. Castelletto 39, Monforte d'Alba CN

Silvano Bolmida

, Località Bussia, 27/A, Monforte d'Alba CN

Monvino

, Via Garibaldi 16 A, Monforte d'Alba CN

Podere Ruggeri Corsini

, Località Bussia Bovi 18, Monforte d'Alba CN

Cascina Sòt

, Località Bussia S. Pietro, 27, Monforte d'Alba CN


Dove mangiare lungo l'itinerario

Agriturismo Le Arcate

, Località Gabutto, 2, Sinio CN

Le Case della Saracca

, Via Cavour, 5, Monforte d'Alba CN

Réva

, Località San Sebastiano 68, Monforte d’Alba CN

Diego Pressenda – La Torricella

, Loc. S. Anna 98, Monforte d'Alba CN

Hotel Ristorante Ca’ del Lupo

, Via Ballerina, 14/16, Montelupo Albese CN


Dove dormire lungo l'itinerario

Franco Conterno – Cascina Sciulun

, Loc. Bussia, 62, Monforte d'Alba CN

Villa Beccaris

, Via Bava Beccaris 1, Monforte dʼAlba CN

Sogno in Langa

, Via Monchiero, sn, Monforte d‘Alba CN

Affittacamere Il Grillo Parlante

, Località Sant'Anna, Borgata Rinaldi, 47, Monforte d'Alba CN

Amalia Cascina in Langa

, Loc. Sant'Anna, 85, Monforte d'Alba CN

Agriturismo Le Arcate

, Località Gabutto, 2, Sinio CN

Costa di Bussia, Tenuta Arnulfo

, Località Bussia, 26, Monforte d’Alba CN

Le Case della Saracca

, Via Cavour, 5, Monforte d'Alba CN

Réva

, Località San Sebastiano 68, Monforte d’Alba CN

Diego Pressenda – La Torricella

, Loc. S. Anna 98, Monforte d'Alba CN

Hotel Ristorante Ca’ del Lupo

, Via Ballerina, 14/16, Montelupo Albese CN


Vendita prodotti agroalimenatari lungo l'itinerario