La Strada del Barolo ha un nuovo Consiglio di Amministrazione

Inizia all’insegna del rinnovamento il 2016 per la Strada del Barolo: l’assemblea dei soci ha infatti eletto cinque nuovi consiglieri di amministrazione, che andranno ad affiancare il presidente Lorenzo Olivero e il suo vice Mauro Daniele, riconfermati nei rispettivi incarichi.

Mauro Daniele e Lorenzo Olivero

La nuova squadra si distingue innanzitutto per la giovane età dei suoi componenti, che hanno in media 35 anni: oltre ai rieletti Alberto Alessandria della cantina Crissante Alessandria di La Morra e Roberto Giacosa, Sindaco di Roddi e Assessore al Turismo dell’Unione dei Comuni, i nuovi consiglieri saranno Maurizio Bruzzese, direttore dell’hotel Antico Borgo Monchiero, Alberto Frea, guida turistica in forza a Turismo in Langa, Daniele Conterno della cantina Franco Conterno di Monforte d’Alba, Mariella Conterno Destefanis della cantina Cadia di Roddi e Cristiana Grimaldi, in rappresentanza dell’Enoteca Regionale del Barolo.

Dopo aver fatto le congratulazioni ai nuovi consiglieri eletti e aver espresso la soddisfazione per quanto realizzato nei primi tre anni della sua presidenza, Lorenzo Olivero ha voluto concentrarsi subito sui prossimi impegni della Strada: «In questi anni la nostra associazione si è guadagnata una meritata credibilità e io penso che per confermare e consolidare questa reputazione adesso sia necessario non tanto aumentare la quantità delle iniziative proposte, ma puntare tutto sulla qualità, che è l’elemento che più di ogni altro caratterizza questo territorio. Il nostro target di riferimento è cambiato molto negli ultimi anni: ad esempio si è ridotta l’età media di coloro che si interessano al vino ed è cresciuto il livello generale di competenza nei consumatori, fondamentale per il futuro sarà dunque la nostra capacità nel cogliere questi mutamenti, anticipando le nuove tendenze. Questo discorso deve valere per la Strada del Barolo nel suo insieme, ma anche per i singoli associati: dobbiamo smetterla di pensare che il tempo impiegato con i visitatori sia sprecato se non è finalizzato alla vendita, perché soltanto un atteggiamento di massima apertura da parte nostra può garantire al nostro territorio nel suo complesso un ritorno di immagine nel lungo periodo».