Etna e Barolo guardano insieme al futuro dei Fine Wines

3-5 febbraio 2025: una delegazione di Strada del Barolo ed Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba sarà ospite in Sicilia per tre giorni di confronto e dialogo tra tour, degustazioni e tavole rotonde

Dopo la trasferta di novembre scorso in territorio delle Langhe, onorando l’invito della Strada del Barolo e grandi vini di Langa e dell’Ente Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, il Consorzio di Tutela dei Vini Etna DOC ospiterà a Catania e sull’Etna i colleghi “Barolisti”.

Tre giorni, dal 3 al 5 febbraio, durante i quali i produttori dialogheranno e si confronteranno tra tavole rotonde, degustazioni e tour sul territorio vulcanico. Le date scelte per questo gemellaggio sono state ispirate dal desiderio di consentire agli ospiti di entrare nell’atmosfera generata dalla nota Festa di Sant’Agata, patrona della Città di Catania, e di poter godere appieno della naturale bellezza di un’Etna innevata e ricca di storia e biodiversità.

Uno scambio, questo, che prelude a future occasioni di collaborazione e incroci di visione tra i due territori simbolo del sistema vitivinicolo nazionale.

Primo appuntamento lunedì 3 febbraio alle 16.00 presso il Sal di Catania, in via indaco 23, con la tavola rotondaIl futuro dei Fine Wines”, un incontro riservato agli addetti ai lavori, produttori e giornalisti, per approfondire i temi che riguardano lo stato di salute attuale del mondo del vino, affrontando un ragionamento comune ai due territori sul futuro dei “Fine Wines” di cui entrambi sono testimonial e nota espressione della vitivinicoltura italiana.

La tavola rotonda sarà moderata dalla giornalista Michela Giuffrida e presieduta dagli esponenti delle due denominazioni, che si confronteranno con intuito e analisi necessarie, in un momento di congiuntura in cui emergono criticità per la diminuzione del consumo di vini. Al centro del dibattito non solo la perdita del potere d’acquisto del consumatore, in particolare dei giovani, e la recente politica europea con trend ostili al mondo del vino, ma anche un focus sull’avvento dei vini dealcolati e “low-alcol” e il timore di subire le limitazioni imposte dal nuovo codice della strada e i dazi dal mercato statunitense.

Un momento di consapevolezza che vuole sottolineare l’oggettiva qualità, la capacità di suscitare emozioni e curiosità e la sostenibilità economica, ambientale e sociale del vino, nonché la sua importanza nell’economia circolare della nostra Nazione.